Campionato 2015/2016 [Serie A, B e campionati esteri]
#301
Inviato il 11 gennaio 2016 - 09:28
Bene così
Siamo a 2 punti da Higuain, un girone intero da giocare e tutti gli scontri diretti in casa a parte la Fiorentina
Siamo tornati ad essere padroni del nostro futuro
A me andrebbe anche bene pareggiare a Udine (perché prima o poi fisiologicamente una non la vinceremo) per arrivare poi alla partita contro la Roma belli carichi
Io mica le ho scordate le scene di giubilo di agosto...
Siamo a 2 punti da Higuain, un girone intero da giocare e tutti gli scontri diretti in casa a parte la Fiorentina
Siamo tornati ad essere padroni del nostro futuro
A me andrebbe anche bene pareggiare a Udine (perché prima o poi fisiologicamente una non la vinceremo) per arrivare poi alla partita contro la Roma belli carichi
Io mica le ho scordate le scene di giubilo di agosto...
#306
Inviato il 11 gennaio 2016 - 18:07
i bolognesi stanno rosicando manco fosse la finale della coppa del mondo 
e io godo.
Da un blog Bolognese su Repubblica:
"Il Chievo è davvero necessario?
“E' difficile tornare a casa contenti dopo una partita col Chievo” recita un sms di un compagno di sventura.
La squadra simpatia per eccellenza.
Da secoli davanti a noi di un punto, in qualsiasi campionato. Il Chievo è stato inventato dal software solo per noi. Leggi la loro formazione e sembra l'esaltazione della mediocrità, una costanza decennale nel prendere giocatori antiemozionali, da 6 costante in pagella.
Eppure, nel silenzio e nell'anonimato sono sempre lì. Non importa a nessuno, ma sono lì.
E' come uscire per anni con la stessa compagnia, ci sono quelli con cui leghi di più, ci sono quelli che ti stanno sulle palle e poi c'è uno di cui nessuno dice bene, nessuno dice male e in pochi si ricordano il nome o un'opinione.
Insomma, mi rivolgo agli sviluppatori del software, tutto questo è davvero necessario? Non è durato abbastanza?
Donadoni deve rinunciare a troppi ingredienti per proporre una zuppa saporita, manca Diawara in mezzo, non ci sono Brienza, Mounier e Rizzo e allora c'è spazio per Mbaye che gioca largo in una specie di trecinquedue.
La partita è subito gradevole come una fila in posta, i gialli hanno più campo ed il Bologna sconta un certo immobilismo generale dovuto al fatto che quando reinventi un regista normalmente questo di rifila una serie di passaggi in orizzontale che stroncherebbero le velleità di qualunque mezzapunta del pianeta.
Pulgar non gioca male, ma non strappa mai, e se da una parte Giaccherini crea sempre scompiglio, dall'altra Mbaye sembra un turista armeno intento a prendere la metropolitana giusta in una stazione di Tokyo.
Nonostante tutto il Bologna si riprende e guadagna qualche metro e tra la noia generale è (strano!) proprio Giak che punta l'uomo e gli fa la solita finta, pescione preso all'amo e rigore sacrosanto.
Destro è sul dischetto, l'Andrea Costa è in piedi e sarebbe il momento di chiudere i conti col passato, mettere il Chievo alle spalle per sempre e sfatare una maledizione che dura da una ventina d'anni.
Il software però non è d'accordo e sono certo che se esiste un fermo immagine della parata si potrà notare come i pixel del suo piede sono staccati dal resto del corpo.
Si va al riposo, delusi e un po' preoccupati.
Il Dall'Ara ha anche provato a star vicino a Mbaye, anche perchè Giaccherini, quello che tra le migliaia di noi presenti gioca a calcio meglio di tutti, non ha mai smesso di incitarlo e rincuorarlo.
Si ricomincia ed i pandorini, brutti come una squadra di minatori di Minsk, riprendono ancora una supremazia sterilissima.
Tiri in porta zero, tiri fuori zero, tiri in generale zero.
Entra Falco per Mbaye.
Il Bologna si rianima a metà tempo, di spazi non ne trova mai, ma la spinta si fa più continua e Gastaldello avrebbe il match ball così come Brighi dopo qualche minuto.
Come non detto, va bene il pari dai, siamo troppo rimaneggiati e loro troppo scorbutici e chiusi per andare a rischiare di fare come contro Sassuolo, Udinese, Palermo ed Inter.
Falco prova ad andare via con il tacco al suo marcatore ed una risata apre il contropiede che porterà all'unico tiro in porta del Chievo.
Gol.
C'è Pepe che esulta con un balletto juventino sotto l'Andrea Costa, vabbè dai.
Ultimi minuti nei quali il Chievo perde tempo come fossero tutti novantenni sciancati e il Bologna non è in grado di rendersi ancora pericoloso, del resto entra Acquafresca non è che Donadoni avesse esattamente molte alternative.
Perdiamo l'ennesima partita in casa, contro un avversario che ha tirato in porta una volta sola, perdiamo l'ennesima partita che ci avrebbe fatto fare il saltino di qualità.
Il primo tema è che non siamo capaci di pareggiare e non sono tanto i punti che avremmo in più noi quelli che cambierebbero la classifica, sono i punti che abbiamo distribuito in giro a fare la differenza.
Il secondo tema è che questa squadra è troppo corta, non regge l'urto di qualche assenza e il mercato in corso deve portare giocatori pronti che le scommesse le abbiamo già fatte in estate.
Il ritmo esaltazione – doccia fredda è incalzante, ma siamo questi, abituiamoci in fretta.
Non è successo niente, adesso andiamo a spezzare le braccine alla Lazio.
Forza Bologna, sempre"
datemi una scaletta cosi riesce a superare lo specchio...

e io godo.
Da un blog Bolognese su Repubblica:
"Il Chievo è davvero necessario?
“E' difficile tornare a casa contenti dopo una partita col Chievo” recita un sms di un compagno di sventura.
La squadra simpatia per eccellenza.
Da secoli davanti a noi di un punto, in qualsiasi campionato. Il Chievo è stato inventato dal software solo per noi. Leggi la loro formazione e sembra l'esaltazione della mediocrità, una costanza decennale nel prendere giocatori antiemozionali, da 6 costante in pagella.
Eppure, nel silenzio e nell'anonimato sono sempre lì. Non importa a nessuno, ma sono lì.
E' come uscire per anni con la stessa compagnia, ci sono quelli con cui leghi di più, ci sono quelli che ti stanno sulle palle e poi c'è uno di cui nessuno dice bene, nessuno dice male e in pochi si ricordano il nome o un'opinione.
Insomma, mi rivolgo agli sviluppatori del software, tutto questo è davvero necessario? Non è durato abbastanza?
Donadoni deve rinunciare a troppi ingredienti per proporre una zuppa saporita, manca Diawara in mezzo, non ci sono Brienza, Mounier e Rizzo e allora c'è spazio per Mbaye che gioca largo in una specie di trecinquedue.
La partita è subito gradevole come una fila in posta, i gialli hanno più campo ed il Bologna sconta un certo immobilismo generale dovuto al fatto che quando reinventi un regista normalmente questo di rifila una serie di passaggi in orizzontale che stroncherebbero le velleità di qualunque mezzapunta del pianeta.
Pulgar non gioca male, ma non strappa mai, e se da una parte Giaccherini crea sempre scompiglio, dall'altra Mbaye sembra un turista armeno intento a prendere la metropolitana giusta in una stazione di Tokyo.
Nonostante tutto il Bologna si riprende e guadagna qualche metro e tra la noia generale è (strano!) proprio Giak che punta l'uomo e gli fa la solita finta, pescione preso all'amo e rigore sacrosanto.
Destro è sul dischetto, l'Andrea Costa è in piedi e sarebbe il momento di chiudere i conti col passato, mettere il Chievo alle spalle per sempre e sfatare una maledizione che dura da una ventina d'anni.
Il software però non è d'accordo e sono certo che se esiste un fermo immagine della parata si potrà notare come i pixel del suo piede sono staccati dal resto del corpo.
Si va al riposo, delusi e un po' preoccupati.
Il Dall'Ara ha anche provato a star vicino a Mbaye, anche perchè Giaccherini, quello che tra le migliaia di noi presenti gioca a calcio meglio di tutti, non ha mai smesso di incitarlo e rincuorarlo.
Si ricomincia ed i pandorini, brutti come una squadra di minatori di Minsk, riprendono ancora una supremazia sterilissima.
Tiri in porta zero, tiri fuori zero, tiri in generale zero.
Entra Falco per Mbaye.
Il Bologna si rianima a metà tempo, di spazi non ne trova mai, ma la spinta si fa più continua e Gastaldello avrebbe il match ball così come Brighi dopo qualche minuto.
Come non detto, va bene il pari dai, siamo troppo rimaneggiati e loro troppo scorbutici e chiusi per andare a rischiare di fare come contro Sassuolo, Udinese, Palermo ed Inter.
Falco prova ad andare via con il tacco al suo marcatore ed una risata apre il contropiede che porterà all'unico tiro in porta del Chievo.
Gol.
C'è Pepe che esulta con un balletto juventino sotto l'Andrea Costa, vabbè dai.
Ultimi minuti nei quali il Chievo perde tempo come fossero tutti novantenni sciancati e il Bologna non è in grado di rendersi ancora pericoloso, del resto entra Acquafresca non è che Donadoni avesse esattamente molte alternative.
Perdiamo l'ennesima partita in casa, contro un avversario che ha tirato in porta una volta sola, perdiamo l'ennesima partita che ci avrebbe fatto fare il saltino di qualità.
Il primo tema è che non siamo capaci di pareggiare e non sono tanto i punti che avremmo in più noi quelli che cambierebbero la classifica, sono i punti che abbiamo distribuito in giro a fare la differenza.
Il secondo tema è che questa squadra è troppo corta, non regge l'urto di qualche assenza e il mercato in corso deve portare giocatori pronti che le scommesse le abbiamo già fatte in estate.
Il ritmo esaltazione – doccia fredda è incalzante, ma siamo questi, abituiamoci in fretta.
Non è successo niente, adesso andiamo a spezzare le braccine alla Lazio.
Forza Bologna, sempre"
datemi una scaletta cosi riesce a superare lo specchio...
#310
Inviato il 13 gennaio 2016 - 14:24
effettivamente prima di lui la squadra stava ai minimi storici, quindi va bene esonerarlo e criticarlo ma fino a un certo punto, sopratutto da parte dei tifosi della Roma. Non dimenticatevi che vi ha dato 2 secondi posti e con davanti solo la giuve
TENENTE DELLA CREW


#311
Inviato il 13 gennaio 2016 - 20:45
Quei secondi posti (ogni volta a -17 dalla Juve, eh) hanno un valore relativo vista la mancanza di avversari.
Garcia mi è piaciuto per i primi 8 mesi circa, ma poi, a secondo posto acquisito, la squadra ha smesso di giocare, e già lì si è visto il primo grosso limite del francese: l'incapacità di dare motivazioni e stimoli ai giocatori.
L'anno dopo è partito bene fino alla disfatta di Monaco, e lì si è visto l'altro suo limite (il peggiore): l'incompetenza tattica, Guardiola lo ha ridicolizzato... sì certo, la rosa del Bayern era ed è di un'altra categoria, ma questo non giustifica un 7-1... tantomeno un 6-1 contro il Barcellona.
Poi a dicembre la squadra ha smesso di correre, trascinandosi fino a giugno in un tragicomico secondo posto.
Già lì bisognava cambiare, ma, per chissà quali cause (economiche probabilmente), Garcia è rimasto lì.
Ora, finalmente, Pallotta ha fatto il Presidente e ha capito.
Meglio tardi che mai, sperando che non sia troppo tardi.
Garcia mi è piaciuto per i primi 8 mesi circa, ma poi, a secondo posto acquisito, la squadra ha smesso di giocare, e già lì si è visto il primo grosso limite del francese: l'incapacità di dare motivazioni e stimoli ai giocatori.
L'anno dopo è partito bene fino alla disfatta di Monaco, e lì si è visto l'altro suo limite (il peggiore): l'incompetenza tattica, Guardiola lo ha ridicolizzato... sì certo, la rosa del Bayern era ed è di un'altra categoria, ma questo non giustifica un 7-1... tantomeno un 6-1 contro il Barcellona.
Poi a dicembre la squadra ha smesso di correre, trascinandosi fino a giugno in un tragicomico secondo posto.
Già lì bisognava cambiare, ma, per chissà quali cause (economiche probabilmente), Garcia è rimasto lì.
Ora, finalmente, Pallotta ha fatto il Presidente e ha capito.
Meglio tardi che mai, sperando che non sia troppo tardi.
#313
Inviato il 13 gennaio 2016 - 21:49

"A volte la mia vita somiglia al numero pericoloso di un equilibrista: quello che provo è l'opposto di quello che vorrei fare. Reazioni impulsive portano a decisioni sbagliate. Sono un passo avanti rispetto al mio cervello.
Quando rivedo la mia giornata mi rendo conto che passo gran parte del tempo a sistemare il danno del giorno prima.
In questa vita non ho futuro, solo confusione mentale, e rimorso. …
Ogni giorno è come una nuova bara: la apri e guardi cosa c'è dentro, poi stabilisci se si tratta di un dono, o di una bara."

Quando rivedo la mia giornata mi rendo conto che passo gran parte del tempo a sistemare il danno del giorno prima.
In questa vita non ho futuro, solo confusione mentale, e rimorso. …
Ogni giorno è come una nuova bara: la apri e guardi cosa c'è dentro, poi stabilisci se si tratta di un dono, o di una bara."

#LE6END
#317
Inviato il 16 gennaio 2016 - 17:33
Tiduz, il 16 gennaio 2016 - 16:54 ha detto:
Stanno pareggiando 1-1 e sono ad un punto dal primo posto perché dovete scrivere ste frasi inutili?
Mancano 18 giornate poi
Mancano 18 giornate poi
Parla della Roma.
Buonanotte.
"A volte la mia vita somiglia al numero pericoloso di un equilibrista: quello che provo è l'opposto di quello che vorrei fare. Reazioni impulsive portano a decisioni sbagliate. Sono un passo avanti rispetto al mio cervello.
Quando rivedo la mia giornata mi rendo conto che passo gran parte del tempo a sistemare il danno del giorno prima.
In questa vita non ho futuro, solo confusione mentale, e rimorso. …
Ogni giorno è come una nuova bara: la apri e guardi cosa c'è dentro, poi stabilisci se si tratta di un dono, o di una bara."

Quando rivedo la mia giornata mi rendo conto che passo gran parte del tempo a sistemare il danno del giorno prima.
In questa vita non ho futuro, solo confusione mentale, e rimorso. …
Ogni giorno è come una nuova bara: la apri e guardi cosa c'è dentro, poi stabilisci se si tratta di un dono, o di una bara."

#LE6END
#319
Inviato il 16 gennaio 2016 - 19:05
Parla dell'Inter, la Roma gioca domani. Per sfottere dovrete aspettare ancora qualche ora.
Comunque Handanovic...
Boh, mai vista una parata così: prima si butta in un certo modo, poi capisce che l'attaccante sta per tirare dalla parte opposta, quindi (mentre sta già in volo) corregge la posizione del corpo per coprire più specchio possibile... tutto questo in meno di un secondo, da applausi.
Comunque Handanovic...
Boh, mai vista una parata così: prima si butta in un certo modo, poi capisce che l'attaccante sta per tirare dalla parte opposta, quindi (mentre sta già in volo) corregge la posizione del corpo per coprire più specchio possibile... tutto questo in meno di un secondo, da applausi.