Ah, è bello essere una superpotenza.
L'Italia e Mussolini non hanno intenzione di essere l'ombra della Germania. Dopo il mancato intervento in Spagna, è ora di guardare ad est. Diverse province sono contese tra Italia e Yugoslavia, sin dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Un'occasione perfetta. Tempo di mettere in azione le spie.
Dopo poco arriva la richiesta tanto attesa: l'invito ad entrare nell'Asse. Seguito, dopo pochi giorni, alla mobilitazione delle Forze Armate.
Quindi, l'invasione. Plagiando quel genio militare di Myth:
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Testimoni dicono che Hitler era senza parole alla notizia dell'intervento di Mussolini. Stalin vide tutte le sue ambizioni per l'Est Europa crollare davanti ai suoi occhi. I britannici ed i francesi videro pericolo, ed istantaneamente classificarono l'Italia come la minaccia più pericolosa dentro e per l'Europa. Una semplice dichiarazione di guerra, e l'Italia era diventata l'intoccabile d'Europa, più terribile dell'Unione Sovietica negli anni '20.
Bando alle ciance, time for war. Diciassette divisioni. Purtroppo è stato necessario sguarnire completamente il fronte francese, ma non è un problema. Il confine viene violato e le province contese sono prese in poco tempo. Ma avanzo. L'obiettivo è semplice: tracciare una linea tra la costa e l'Ungheria. A fine maggio questo obiettivo viene raggiunto.
Per qualche motivo i vari stati cinesi invece di pensare al Giappone che li sta falciando se la sono presa a morte con me, con tremendi embarghi totalmente inutili.
L'Austria si unisce all'Asse. Quindi niente Anschuluss nel '38?
In ogni caso la Yugoslavia cede e viene annessa.
L'Italia ha scioccato l'intera Europa, mettendo in secondo piano la sanguinosa Guerra Civile da poco terminata in Spagna. L'attenzione è tutta sulla penisola, e la Germania ne approfitta per le sue losche manovre.
Giunge il 1938, l'anno dell'espansione dell'Asse. Prima si unisce il Portogallo, quindi la Germania annette l'Austria (ok, l'Anschuluss è avvenuto). La Cecoslovacchia viene divisa. Più della metà alla Germania, la Slovacchia diviene fantoccio teutonico e l'Ungheria si espande con qualche territorio. Infine, si unisce all'Asse la Spagna.
Mussolini non è contento della gloria del suo vicino alleato. Addirittura l'Ungheria, membro dell'Asse, ha ottenuto dei territori. Ma non l'Italia. Decide quindi di farsi un contentino, con l'Annessione dell'Albania all'inizio del 1939.
Ma il contentino dura poco. La Germania inizia una doppia invasione: Polonia e Danimarca. Lo scettro di maggior minaccia d'Europa è definitivamente tolto dalle mani di Mussolini per finire in quelle di Hitler.
Stalin, che voleva tanto quello scettro, cerca di dare un po' di spettacolo prendendosi metà Polonia ed annettendo le Repubbliche Baltiche.
Per finire lo Yunnan si unisce all'Asse, desideroso di stare dalla parte dei vincenti.
Mussolini non è affatto contento. Ad ovest la Penisola Iberica è alleata. A nord sta per scoppiare il finimondo. A sud non è ancora il momento di mettersi contro i britannici. Rimane solo l'est. Dopo un anno di pressioni diplomatiche e spionaggio, Romania e Bulgaria sono sul punto di entrare nell'Asse. La Bulgaria cambia improvvisamente idea, a causa delle contese ex province Yugoslave in mio possesso. Stessa cosa per la Romania. La Grecia è invece scettica. L'Asse non può permettersi che tali paesi rimangano senza fazione, col rischio di finire in mano degli Alleati o del Comintern. Hanno quindi inizio i preparativi per l'operazione "Guadagnati ampi confini con l'Unione Sovietica da bravo coglione e firma la tua condanna a morte".