-EM Boy@07/04/10 - 21:07
Ma dai, altro materiale su cui cristonare Non è possibile oh, che gente incompetente
Shhh non dire niente, lascia vivere gli Interisti nelle loro credenze anche se ancora per poco. [/b]
Sì ma dico:
Quote C’è stato un momento, durante l’udienza di ieri al processo di Napoli, in cui in aula si è avvertita come una sensazione di spiazzamento generale, quasi d’incredulità, in primis da parte degli stessi avvocati. E’ stato quando, durante il controesame dell’avvocato dell’ex designatore Pairetto, si è capito che il metodo d’indagine del Colonnello Auricchio, il responsabile dell’indagine Offside oggetto anche di docufiction televisiva, consisteva nell’ascoltare un’intercettazione, ipotizzare una frode relativa a una partita in programma la domenica entrante e poi, senza verificare se sul campo l’ipotesi si fosse realizzata, demandare il responso al giorno dopo, alla lettura della Gazzetta dello Sport.
Il mindfucker®
My 1st ex car
My 2nd ex car
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My current motorcycle
Conosciuti di persona Sanchez a Cecina (LI), Fabio 206 a Genova, Saint Jake e Kraff a Crema, Lex aka Don B. a Milano, ste001 a casa mia DOPO DUE ANNI DI TENTATIVI FALLITI, Epsi a Taormina, Own3d a Torino qualche ora prima di rischiare la morte in P.zza San Carlo.
ps: Cecco91 non si è presentato a Crema [ :-p ], ste001 è un paccaro pur abitando a 1 km da me.
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Inviato il 08 aprile 2010 - 13:33
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Inviato il 08 aprile 2010 - 16:47
MILANO, 8 aprile - «Sono fatti loro». Così, con una battuta secca, il presidente dell'Inter, Massimo Moratti ha liquidato il comunicato della Juventus secondo cui la società bianconera sta valutando l'evoluzione della vicenda di Calciopoli in seguito alle nuove intercettazioni telefoniche portate alla luce dai difensori di Luciano Moggi. Il numero uno nerazzurro è stato avvicinato dai cronisti mentre stava rientrando nel suo ufficio della Saras, in pieno centro a Milano.
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Inviato il 08 aprile 2010 - 17:01
Quote Originally posted by KooL@08/04/10 - 17:47
MILANO, 8 aprile - «Sono fatti loro». Così, con una battuta secca, il presidente dell'Inter, Massimo Moratti ha liquidato il comunicato della Juventus secondo cui la società bianconera sta valutando l'evoluzione della vicenda di Calciopoli in seguito alle nuove intercettazioni telefoniche portate alla luce dai difensori di Luciano Moggi. Il numero uno nerazzurro è stato avvicinato dai cronisti mentre stava rientrando nel suo ufficio della Saras, in pieno centro a Milano.
Cos'è? Inizi a tremare?
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Inviato il 08 aprile 2010 - 21:28
Moggi:"Avete visto? Altro che cupola...."
Insomma, Moggi non molla. Anzi rilancia.«Avete visto? Altro che cupola: allora non era soltanto Moggi che chiamava Bergamo... Ci son dentro sino al collo anche il signor Moratti e la sua Inter. Tutti sapevano e tutti... facevano. Al processo del 13 aprile ne vedremo delle belle. Le nuove intercettazioni faranno esplodere una bomba, il nostro obiettivo è quello di far luce a 360 gradi su questa vicenda. Dal 2006 ad oggi non è stato detto e scritto tutto: alcuni aspetti sono stati volutamente taciuti. Qualcuno è riuscito a farla franca».
A chi si riferisce in particolare? «A quelli che hanno sempre recitato la parte delle vittime e dei moralizzatori. Alla fine, come detto prima, sono coinvolti anche loro. Insomma: chi è senza peccato scagli la prima pietra».
Ciò non toglie che lei abbia calpestato il codice etico sportivo. Si sente così sicuro?«Anche i miei ex colleghi dirigenti hanno telefonato ai vari Paolo Bergamo e Gennaro Mazzei. E aggiungo questo: nelle famose conversazioni non mi pare che io abbia chiesto di far vincere la Juventus o di pregiudicare altre squadre. La verità è che hanno voluto fare di Luciano Moggi un capro espiatorio».
Direttore: lei per fare successo ha dovuto ricorrere a mezzi non molto puliti. Lo ammetta. «E chi lo dice?».
Un esempio? Al processo Gea, la società che gestiva le procure sportive di diversi calciatori soprattutto italiani, è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi per violenza privata nei confronti di alcuni calciatori.«Hanno prevalso le calunnie. Hanno voluto affossarmi e i testimoni sfilati nell’aula di tribunale sono ricorsi alla menzogna. Facile prendersela con Moggi».
Un altro esempio? Che ne dice delle intercettazioni telefoniche che l’hanno inchiodata e spedito la Juventus in B?«Si è invasa una sfera privata in modo illegale...».
E le montature? «Di questo parleremo al momento opportuno e nelle sedi opportune. Per ora la giustizia non è riuscita a dimostrare niente».
E la denuncia a suo carico dell’ex direttore sportivo della Roma Baldini?«Ne riparleremo al processo di Napoli».
Il Bologna ha tentato di farla rientrare dalla porta di servizio. Ma la stampa e i tifosi l’hanno ostacolata.«Sono stato io a decidere di non andare. Non volevo creare problemi alla famiglia Menarini che, per altro, con me è stata molto disponibile. E poi al Bologna avrei al massimo fornito qualche consulenza».
In Italia le polemiche sugli arbitri e i loro presunti favori continuano. All’Inter hanno detto: ‘Moggi non c’è più ma non è cambiato nulla’.«L’Inter, almeno per ora, è stata salvata da Calciopoli. Ma verso la fine degli anni Novanta aveva avuto diversi problemi per la questione dei passaporti. Eppure, nessuna sanzione importante fu presa nei suoi confronti. E oggi gli interisti continuano a fare la morale. Ma farebbero bene a stare zitti. Anche loro hanno la coscienza sporca. La storia dei poteri forti è stata creata ad arte perché i nerazzurri non vincevano più nulla da oltre quindici anni. Ma ripeto: il 13 aprile ascolteremo le nuove intercettazioni e poi ne riparleremo. Per altro, alcuni giornali le hanno già pubblicate».
I tifosi bianconeri invocano sempre il suo nome.«Una questione di semplice gratitudine. Quando lavoravo a Torino ho costruito con altri una squadra che sapeva vincere ovunque. Per questo mi ringraziano ancora oggi. Da tutta Italia ricevo sempre attestati di riconoscenza».
Qualcuno dice che se Berlusconi avesse vinto le elezioni nel 2006, lei sarebbe stato risparmiato da Calciopoli.«Ma va... Incontrai Berlusconi nella primavera del 2006 e il presidente rossonero mi chiese se avessi voluto entrare nel Milan come direttore generale. Ma poi sapete come andarono le cose. Se Berlusconi avesse vinto le elezioni non credo sarebbe cambiato qualcosa. Anzi».
Si spieghi… «Due settimane dopo l’incontro con Berlusconi, in federazione arrivarono i fascicoli della Procura di Torino con le intercettazioni che mi concernevano. Carraro informò subito Galliani, il quale ne parlò con l’attuale presidente del Consiglio. L’amministratore delegato milanista suggerì a Berlusconi di lasciar perdere. Per via, appunto, dell’inchiesta che mi avrebbe successivamente coinvolto».
Daje
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Inviato il 09 aprile 2010 - 12:39
Intercettazioni, spunta anche Luciano Spalletti!
L'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo parlava anche con Luciano Spalletti. Questo è quanto emerge da un'intercettazione che travolge l'allenatore toscano riportata da Luciano Moggi per l'udienza del 13. Spalletti, al tempo sulla panchina dell'Udinese, e Bergamo parlano in data 12 maggio 2005 (il successivo impegno di campionato, il 15 maggio di quell'anno, è Udinese-Samp finita 1-1). Ecco le parole integrali:
B.- L'importante è che tu sia bello carico..
S.- No io son bello carico, naturalmente è come hai detto te con la diciamo supervisione della trasparenza cerca di mandarci una..come hai detto prima dai, di stare attento a tutto quello dai, come hai sempre fatto..
B.- Ma guarda io ti posso anticipare che a scanso di diciamo ripensamenti all'ultimo momento gli assistenti li ho già fatti, quindi viene Pisacreta che per noi è il n.1 e Griselli che è quello di Livorno che quest'anno è stato il n.1 quindi sei bello blindato e il sorteggio vediamo ora cosa ti dà tra gli internazionali che abbiamo messo in griglia dai..
S.-Benissimo dai..
B.-Ti do un bell'in bocca al lupo..
S.-Ti ringrazio scusami ma li posso, lo posso chiamare o vengo frainteso?
B.-Ma no, quando lo trovi se no sembra che tanto queste cose.. discutono su stampa e trasmissioni televisive
S.-Noi abbiamo rinunciato a 2 trasmissioni televisive e lì non hanno fatto vedere niente..capito tutto?
B.-Dai che ce la facciamo..in bocca al lupo!
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Inviato il 09 aprile 2010 - 15:49
GIUDICE BENEDETTO: "fu sentenza annunciata " Il giudice della Figc Benedetto si dimette e ci spiega tutte le anomalie della sentenza.
Non è stato facile, però poi l’ha scritta. “Lei, Signor Commissario, aveva già deciso”. Era tutto già scontato. “Quale insegnamento i cittadini di domani possono trarre dall’incredibile processo tutto e solo mediatico a cui abbiamo assistito in questi giorni, in una sentenza annunciata più che dai giudici o dai magistrati direttamente dal popolo? Facile coprirsi le spalle con le intercettazioni. Ma prego, prego. Qualcuno potrebbe farmi vedere dove sta l’illecito?”. L’avvocato Giuseppe Benedetto fino a tre giorni fa era giudice sportivo del settore giovanile scolastico della Federcalcio. Dopo essere stato componente della Commissione disciplinare della Figc dal 2002 al 2003, prima, e Giudice unico nazionale dal 2003 in poi. Ha letto la sentenza di venerdì scorso, ha seguito il lavoro del presidente della Caf Ruperto e del commissario straordinario Guido Rossi. Poi scrive la lettera. “Ne ho ribrezzo. Non sono rassegnato, sono semplicemente indignato”. Quindi le dimissioni. “Voglio stare a posto con la mia coscienza. Si trovi un altro giudice, caro Rossi”. Il problema è il metodo, non la sentenza. “E’ stato il processo più importante della storia del calcio italiano e non è stato possibile riscontrare neanche una singola partita truccata – dice al Foglio Giuseppe Benedetto – Non c’è però un illecito quindi tutto diventa strutturale, un unico sistema. Ma l’illecito strutturale sta al diritto sportivo esattamente come la concussione ambientale sta al diritto penale. Caro Rossi, perché non diciamo davvero le cose come stanno e che non si è riusciti a trovare nulla?”.
Claudio Cerasa
Il Foglio, 21/07/2006
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