Comprensione di discipline
#1
Inviato il 04 luglio 2016 - 01:54
Nel film di Robin Williams, L'attimo fuggente, il professore parla agli alunni di quanto sia importante guardare le cose da un altro punto di vista, e farsi un'idea propria quando si legge o si sente parlare di qualcosa.. personalmente io mi sono sempre 'rifiutato' di 'accettare' vari argomenti come dei veri e propri oggetti di studio: ad esempio, alcune volte penso che la psicologia possa essere qualcosa di incompleto, oppure 'soggettivo', cioè una serie di nomi dati a comportamenti/atteggiamenti/quello che sono, che potrebbero essere visti in modo diverso da più persone, un tentativo di dare ordine a qualcosa di inevitabilmente disordinato.. le persone più sane, o meglio, quelle più felici, sapranno gestire la loro testa in modo migliore di quello degli altri poveracci o forse no, magari per loro quella sensazione è gradevole e per altri no, come chiedersi se tutti vediamo i colori allo stesso modo insomma..
oppure, ad esempio, mi sono fatto una mia idea sulla matematica (anche se sono spesso rimasto indietro a scuola), che può avvicinarsi a un'idea oggettiva o no, ma vabbè: mi sembra un linguaggio, un modo di spiegare qualsiasi tipo di fenomeno, che tuttavia non è perfetto (mi sono andato a cercare infatti questa pagina, per curiosità: https://en.wikipedia..._in_mathematics ).. e mi faccio questi problemi perché appunto credo che la mente umana non abbia limiti, e mi sembrerebbe giusto pensare di poter riuscire a creare qualcosa di proprio nell'ambito di qualsiasi materia..
mi sembra un papiro no-sense ma se ci avete capito qualcosa fatemi sapere che ne pensate
#2
Inviato il 05 luglio 2016 - 12:58
Ti fai tutte queste domande perché, per fortuna o per sfortuna (dipende dai punti di vista), siamo l'unica specie che ha una potenza computazionale sufficiente nel cervello a creare una coscienza complessa e farsi domande di questo tipo.
La psicologia è una scienza che serve a spiegare a grandi linee le astrazioni del cervello, che hanno una base complessissima a livello di rete neuronale (e sembra anche che c'entri la meccanica quantistica nei microtuboli dei neuroni). Per quanto ne so è un approccio top down per risolvere il cervello, quello della neuroscienza/biomedica/informatica (intelligenza artificiale, machine learning, rete neurali...) è un approccio dal basso. Quindi non è una stronzata pseudoscientifica buttata lì per ingrossare le tasche degli psicologi (quando ero più giovane lo credevo )
La matematica invece è più una disciplina che una scienza, virtualmente esatta e rigorosa che ha il duplice ruolo di progredire se stessa e parallelamente fornire la base alle scoperte delle scienze. Newton non aveva la matematica per spiegare la sua teoria e quindi l'ha creata
In altri casi è nata prima la matematica (mi sa per spiegare cose come la relatività)
Di certo non è finito il lavoro di ricerca matematica (altrimenti tutti i ricercatori ruberebbero lo stipendio alle università ) anche se un gran lavoro lo ha già fatto (dare origine all'era dei computer, vedi il mitico alan turing)
Su molti dei problemi irrisolti comunque ci sono anche premi monetari se ti interessano https://www.eff.org/awards/coop
Messaggio modificato da Enib il 05 luglio 2016 - 13:00
#3
Inviato il 06 luglio 2016 - 14:43
comunque mi leggerò qualcosa random su google di alan turing..
per i premi penso ci sia bisogno di molta conoscenza.. quella a livello universitario sarebbe utile ad esempio?
#8
Inviato il 26 agosto 2016 - 19:07
Quello che mi sembra assurdo, è come certi filosofi possano aver pensato certe cose, o forse mi viene da pensare questo perché appunto oggi molte cose sono dimostrate
#9
Inviato il 26 agosto 2016 - 20:26
Chuck, il 26 agosto 2016 - 20:07 ha detto:
In che senso? Avendo studiato a scuola alcuni filosofi, ho sempre pensato che le loro affermazioni possano essere considerate "vere", ma indimostrabili scientificamente. Secondo me, sono pochissimi i filosofi che hanno raggiunto traguardi concreti e tangibili, un esempio è Freud che ha introdotto la psicoanalisi, ma tutti i filosofi come Platone, Sant'Agostino, Cartesio ecc... discutono del nulla.
#10
Inviato il 27 agosto 2016 - 11:59
Si potranno probabilmente curare molto meglio depressioni, dipendenze, malattie tipo l'alzheimer ecc se non alzare la stessa prospettiva di vita. Infatti il cervello è forse uno degli organi più sensibili all'invecchiamento
#11
Inviato il 27 agosto 2016 - 15:18
a me comunque la probabile inesattezza della psicologia fa molto paura certe volte mi viene da pensare che con il semplice intuito si possono evitare (o meglio "riassumere", non so che termine usare) molti ragionamenti, e poi spiegare successivamente le azioni che ne derivano
in pratica come creare casualmente qualcosa
ora che ci penso da un punto di vista può sembrare una contraddizione con quello che ho scritto a Ema ma dipende anche da come si gestisce l'intuito
Comunque, sempre per il poco che ho letto, sinceramente mi sembra che (almeno) Cartesio faccia ragionamenti sensati ma non ha i mezzi per discutere dettagliatamente delle stesse cose di altri più moderni
Messaggio modificato da Chuck il 27 agosto 2016 - 15:29
#12
Inviato il 23 settembre 2016 - 14:02
Nel libro ho letto che la fisica quantistica si occupa esclusivamente di fenomeni dopo che è stato possibile misurarli (?).
Poi parla di un certo antirealismo, concetto in cui si fa distinzione tra conoscenza empirica e conoscenza teorica, e che non c'è verità più profonda di qualcosa di osservabile.. quindi la fisica quantistica si basa su concetti che potrebbero definirsi antirealisti?
Poi sempre riguardo la fisica quantistica, rileggendo il tuo post non ho capito la differenza tra l'approccio dal basso e quello top down :S
Poi a quanto pare un certo George Berkley si trova d'accordo con quello che ho scritto sopra (cioè quello che ho scritto sull'intuito, mentre (sto ancora leggendo) lui dice che non esiste nulla al di fuori della mente e delle sue idee)
Messaggio modificato da Chuck il 23 settembre 2016 - 14:13
#13
Inviato il 24 settembre 2016 - 13:11
http://www.cicap.org...asta-la-parola/
Prima avevo scritto approccio dall'alto per la psicologia, nel senso che dal pensiero generale si va più nel dettaglio cercando schemi comportamentali ecc... come un diagramma ad'albero del pensiero umano che si dirama dapprima in conscio, subconscio, inconscio e va via via sempre più nello specifico (non ho nessuna competenza in questo ambito, dico tanto per dire )
Mentre so per certo che cercare di risolvere il mega-problema: "è possibile creare un cervello artificialmente?" bisogna certamente partire dalle unità più piccole, i neuroni e cercare di aggregarli/simulare reti sempre più complesse per vedere come si comportano. Quindi approccio dal basso, cioè dal dettaglio sempre più nel generale.
Per darti l'idea della complessità del problema
http://www.focus.it/...n-supercomputer
Eh beh, la natura ci ha messo i suoi miliardi/milioni di anni ma noi coi computer dovremmo metterci un po' di meno
Messaggio modificato da Enib il 24 settembre 2016 - 13:13
#14
Inviato il 25 settembre 2016 - 09:11
Quindi insomma la fisica quantistica in due parole si occupa di fenomeni riguardanti cose piccolissime, così piccole che per capirle bisogna aiutarsi con teorie che servono a prevedere il comportamento di queste particelle (cioè, così ho capito)
se fosse così, allora sarebbero teorie "antirealiste" (ma a quanto pare comunque abbastanza precise), quindi si potrebbe fare un paragone: in psicologia (è un discorso diverso da quello precedente) io potrei fare utilizzo sia di dati certi (in psicologia, quindi che ne so, dati di Freud) che del mio intuito (che si baserebbe allo stesso modo sulla mia esperienza nell'osservare il comportamento delle persone)
#15
Inviato il 25 settembre 2016 - 14:10
Anche la relatività, o meglio le conseguenze di essa (tipo il diverso scorrere del tempo) è un po' strano da realizzare con il senso comune. Però sono entrambe supportate da tantissimi riscontri sperimentali, e fin che continueranno ad esserlo sono teorie valide (anche se non si riesce ancora a unirle in un unica teoria)
#16
Inviato il 25 settembre 2016 - 19:59
#17
Inviato il 15 dicembre 2016 - 15:59
pensavo che i movimenti letterali sembra riprendano dei concetti filosofici e li distribuiscano alla società attraverso le opere dei rispettivi autori..
per esempio, il relativismo, potrebbe nascere da una consapevolezza delle teorie filosofiche e scientifiche e della loro evoluzione/della rivisitazione di alcuni concetti nel corso della storia.. ho pensato a questo sempre leggendo quel libro di Stephen Hawking, quando parla di realismo dipendente da modelli..