GTA-Expert Forum: ISIS e le loro atrocità - GTA-Expert Forum

Salta al contenuto

  • (13 Pagine)
  • +
  • « Primo
  • 11
  • 12
  • 13
  • Non puoi iniziare una nuova discussione
  • Non puoi rispondere a questa discussione

ISIS e le loro atrocità

#241 L'utente è offline   Enib 

  • Assassino
  • Gruppo: Utenti
  • Messaggi: 6445
  • Iscritto il: 13/07/06
  • GTA Preferito:GTA V

Inviato il 15 marzo 2015 - 16:03

Visualizza MessaggiKraff, il 11 marzo 2015 - 01:15 ha detto:

Purtroppo la disinformazione sugli F-35 regna davvero sovrana, anche la stampa estera non fa altro che spalarci merda sopra perché c'è solo da guadagnarci politicamente... Tanto quando entreranno in servio senza problemi, gli elettori si saranno dimenticati delle polemiche e si celebrerà il successo del nuovo aereo.
Esempio degli ultimi giorni: lo "scandalo" della SDB II, Small Diameter Bomb II. L'F-35 dovrebbe trasportarne 8 (e di fatti le versioni A e C lo fanno), la versione B ne può trasportare solo 4, apriti cielo hanno progettato male l'aereo che manco riesce a trasportare le bombe per cui l'hanno fatto? Devono riprogettare l'intero vano bombe!

Poi si scopre che non l'F-35B non ha alcun problema, sono quelli che stavano sviluppando la bomba che, quando la US Navy ha richiesto che fosse integrabile pure con i Super Hornet, hanno cannato alla grande e si sono accorti tardi che nell'F-35B non ci sarebbero state 8 bombe ma 4... E dopo un'analisi dei costi, si è giunti al risultato che era più economico riprogettare il vano bombe (e modificare quello degli aerei già costruiti) piuttosto che la bomba.
Che poi l'F-35 non ha solo stiva interna ma anche hardpoint esterni, ma vabbè.

Purtroppo alla gente non frega una minchia tutto questo perché è ignorante, il classico ricottaro italiano alla notizia che il governo spende x milioni in F-35 si indegna, crede al politico di turno che genera frasi a caso impregnate di populismo (e renzi e i marò e gli f-35 e gli immigrati e il gombloddo della germania con monti), il giorno dopo tira fuori bandiere a caso e scende in piazza DIMISIONI TUTI A KASA!!1111

La crisi italiana più che economica è ignoranza.
0

#242 L'utente è offline   andriese 

  • Boss
  • Gruppo: Utenti
  • Messaggi: 10864
  • Iscritto il: 02/11/11
  • GTA Preferito:GTA: San Andreas

Inviato il 18 marzo 2015 - 18:35

vai continuate a difendere questi bravi ragazzi :) dobbiamo combatterli senza armi e con baci e abbracci :)
TENENTE DELLA CREW

Immagine Postata



Immagine Postata
0

#243 L'utente è offline   Gino Frozen 

  • Boss
  • Gruppo: Moderatori
  • Messaggi: 17310
  • Iscritto il: 28/10/13
  • ID PSN:XxGinoFrozenxX
  • ID Social Club:Gino Frozen
  • GTA Preferito:GTA V

Inviato il 18 marzo 2015 - 19:37

per quanto riguarda l'attacco terroristico di oggi

http://forum.gta-exp..._0&#entry997287

Immagine Postata

0

#244 L'utente è offline   andriese 

  • Boss
  • Gruppo: Utenti
  • Messaggi: 10864
  • Iscritto il: 02/11/11
  • GTA Preferito:GTA: San Andreas

Inviato il 18 marzo 2015 - 21:46

ma si tratta sempre dell'isis
TENENTE DELLA CREW

Immagine Postata



Immagine Postata
0

#245 L'utente è offline   Saint Jake 

  • Boss
  • Gruppo: Moderatori
  • Messaggi: 10887
  • Iscritto il: 30/03/09
  • Provenienza:The Glitch City
  • GTA Preferito:GTA: San Andreas

Inviato il 19 marzo 2015 - 00:07

Visualizza Messaggiandriese, il 18 March 2015 - 21:46 ha detto:

ma si tratta sempre dell'isis

Per ora non è chiaro al 100%.
C'è stata la rivendicazione, ma non si sa ancora se sia effettivamente attendibile.
In ogni caso si tratta sempre di quella gente :ahsisi:
/
"Alme Sol, curru nitido diem qui promis et celas aliusque et idem nasceris, possis nihil urbe Roma visere maius"

/
0

#246 L'utente è offline   PorcoAlato 

  • Cacciatore di taglie
  • Gruppo: Utenti
  • Messaggi: 1468
  • Iscritto il: 06/10/13
  • Gamertag:JonnyPig
  • ID Social Club:JonnyPig
  • Provenienza:Spaghetti City
  • GTA Preferito:GTA: San Andreas

Inviato il 19 marzo 2015 - 09:25

Visualizza MessaggiTheBigOneMan, il 15 marzo 2015 - 15:48 ha detto:

Minchia, per difendere l'ISIS con la morale ce ne vuole. Una bomba lì, una bomba là, tutti felici ed urrà! L'ISIS non è religione, l'ISIS è un organizzazione che è più legata al cash ed alla politica. La religione ovviamente c'è anche ma vale meno.

Dove hai visto una difesa dell'ISIS lo sai solo te.......

ID RGSC : JonnyPig ID XBoxlive : JonnyPig Rank GTA Online : CUOZ

" We're the Brews Sporting Anti-Swastika Tattoos "

"SOLO NEMICI"
0

#247 L'utente è offline   Arcash 

  • Boss
  • Gruppo: Utenti
  • Messaggi: 10034
  • Iscritto il: 12/04/13
  • ID PSN:lobanbre
  • ID Social Club:_BigArcash_
  • Provenienza:Sardegna
  • GTA Preferito:GTA: San Andreas

Inviato il 19 gennaio 2016 - 15:44

Siria, l’Isis in difficoltà costretto a ridurre gli stipendi ai militanti


Misura accompagnata anche dal blocco di forniture di pane «calmierato». Due disposizioni che indicano i gravi problemi di cassa.

WASHINGTON - Lo Stato Islamico ha ridotto della metà gli stipendi ai suoi militanti nella regione di Raqqa, nord est della Siria. Misura accompagnata anche dal blocco di forniture di pane «calmierato». Due disposizioni - secondo gli osservatori - che indicano problemi di cassa, guai per altro riconosciuti dallo stesso movimento. In un comunicato i jihadisti parlano di «circostanze eccezionali» che li hanno costretti a risposte drastiche. La decurtazione del salario, aggiungono, riguarda tutti, non ci sono eccezioni.] WASHINGTON -Lo Stato Islamico ha ridotto della metà gli stipendi ai suoi militanti nella regione di Raqqa, nord est della Siria. Misura accompagnata anche dal blocco di forniture di pane «calmierato». Due disposizioni - secondo gli osservatori - che indicano problemi di cassa, guai per altro riconosciuti dallo stesso movimento. In un comunicato i jihadisti parlano di «circostanze eccezionali» che li hanno costretti a risposte drastiche. La decurtazione del salario, aggiungono, riguarda tutti, non ci sono eccezioni.

Per chi segue il conflitto siriano la linea di austerità decisa a Raqqa è legata a diversi aspetti. 1) I raid aerei hanno danneggiato la rete che alimenta il traffico di petrolio, i caccia hanno colpito gli impianti e le colonne di autocisterne. 2) La coalizione guidata dagli USA e i russi hanno cercato di contrastare con i loro attacchi l’apparato economico del Califfo. 3) Il crollo del prezzo del greggio, senza dimenticare che i trafficanti legati all’Isis già lo vendevano con lo sconto. 4) L’avanzata costante nella regione di Raqqa dei guerriglieri curdi siriani YPG e di formazioni di ribelli alleate, manovra accompagnata dal consueto bombardamento da parte degli Stati Uniti. E non è neppure escluso l’intervento di forze speciali statunitensi che agiscono dietro le linee in questo settore. Sarà interessante capire se le misure di Raqqa saranno adottate anche in altre regioni. Per ora si tratta di un segnale di difficoltà ma che non è ancora diventato generale. Vero è che gli avversari dello Stato Islamico hanno aumentato la pressione su questo fronte: pochi giorni fa la coalizione ha diffuso un video che mostrava la distruzione di una banca di Mosul piena di contante necessario per pagare gli stipendi nel territorio controllato dai militanti. Per il Califfo è fondamentale disporre di risorse abbondanti e non solo per alimentare la guerra in un anno che sin preannuncia duro. I soldi sono necessari per gestire servizi, assistenza sociale, amministrazione nelle aree conquistate. Una disponibilità e un’organizzazione che hanno portato consensi al movimento da parte della popolazione sunnita. A chiudere due sviluppi sul piano militare. Difficoltà o meno, l’Isis ha guadagnato nuove posizioni attorno alla cittadina di Deir Zour, nel nord della Siria. Qui la guarnigione lealista è assediata e può essere rifornita solo dal cielo. Gli islamisti hanno ucciso dozzine di soldati, conquistato depositi di munizioni e blindati. Offensiva che comunque è costata uomini anche ai guerriglieri «neri». L’avanzata è stata resa possibile da una tempesta di sabbia che ha ostacolato l’intervento dell’aviazione russa e da un assalto massiccio. Il secondo punto riguarda la Turchia. Sono stati segnalati intensi movimenti di truppe al confine con la Siria, non si esclude che Ankara possa lanciare un’operazione nel settore di Jarabulus, a ovest dell’Eufrate. Mossa determinata dalla difficoltà dei ribelli sponsorizzati dai turchi - colpiti duramente dalle forze di Mosca - e dalla progressione dei separatisti curdi YPG. Situazione che preoccupa non poco il presidente Erdogan.] Per chi segue il conflitto siriano la linea di austerità decisa a Raqqa è legata a diversi aspetti. 1) I raid aerei hanno danneggiato la rete che alimenta il traffico di petrolio, i caccia hanno colpito gli impianti e le colonne di autocisterne. 2) La coalizione guidata dagli USA e i russi hanno cercato di contrastare con i loro attacchi l’apparato economico del Califfo. 3) Il crollo del prezzo del greggio, senza dimenticare che i trafficanti legati all’Isis già lo vendevano con lo sconto. 4) L’avanzata costante nella regione di Raqqa dei guerriglieri curdi siriani YPG e di formazioni di ribelli alleate, manovra accompagnata dal consueto bombardamento da parte degli Stati Uniti. E non è neppure escluso l’intervento di forze speciali statunitensi che agiscono dietro le linee in questo settore.

Sarà interessante capire se le misure di Raqqa saranno adottate anche in altre regioni. Per ora si tratta di un segnale di difficoltà ma che non è ancora diventato generale. Vero è che gli avversari dello Stato Islamico hanno aumentato la pressione su questo fronte: pochi giorni fa la coalizione ha diffuso un video che mostrava la distruzione di una banca di Mosul piena di contante necessario per pagare gli stipendi nel territorio controllato dai militanti. Per il Califfo è fondamentale disporre di risorse abbondanti e non solo per alimentare la guerra in un anno che sin preannuncia duro. I soldi sono necessari per gestire servizi, assistenza sociale, amministrazione nelle aree conquistate. Una disponibilità e un’organizzazione che hanno portato consensi al movimento da parte della popolazione sunnita.

A chiudere due sviluppi sul piano militare. Difficoltà o meno, l’Isis ha guadagnato nuove posizioni attorno alla cittadina di Deir Zour, nel nord della Siria. Qui la guarnigione lealista è assediata e può essere rifornita solo dal cielo. Gli islamisti hanno ucciso dozzine di soldati, conquistato depositi di munizioni e blindati. Offensiva che comunque è costata uomini anche ai guerriglieri «neri». L’avanzata è stata resa possibile da una tempesta di sabbia che ha ostacolato l’intervento dell’aviazione russa e da un assalto massiccio. Il secondo punto riguarda la Turchia. Sono stati segnalati intensi movimenti di truppe al confine con la Siria, non si esclude che Ankara possa lanciare un’operazione nel settore di Jarabulus, a ovest dell’Eufrate. Mossa determinata dalla difficoltà dei ribelli sponsorizzati dai turchi - colpiti duramente dalle forze di Mosca - e dalla progressione dei separatisti curdi YPG. Situazione che preoccupa non poco il presidente Erdogan.

Messaggio modificato da Arcash il 19 gennaio 2016 - 15:44

Is the Karma, amigo.

Immagine Postata
- Only Skrillex & Machete -
0

#248 L'utente è offline   Enib 

  • Assassino
  • Gruppo: Utenti
  • Messaggi: 6445
  • Iscritto il: 13/07/06
  • GTA Preferito:GTA V

Inviato il 20 gennaio 2016 - 09:48

C'è crisis

Ma solo a me raqqa ricorda jakku, il pianeta di star wars? :m:
0

  • (13 Pagine)
  • +
  • « Primo
  • 11
  • 12
  • 13
  • Non puoi iniziare una nuova discussione
  • Non puoi rispondere a questa discussione

1 utenti stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi