Lokrath, il 05 maggio 2014 - 00:20 ha detto:
Da questa discussione si sta evincendo che: qualsiasi tifoso napoletano dovesse seguire la propria squadra, calcistica, a Roma, rischia la morte.
Sembra, inoltre, che il ragionamento possa applicarsi anche all'incontrario: qualsiasi tifoso romano dovesse seguire la propria squadra, calcistica, a Napoli, rischia la morte.
Data la pragmaticità del ragionamento, ed il numero di squadre di calcio indubbiamente superiore a due: qualsiasi tifoso di qualsiasi città dovesse seguire la propria squadra, calcistica, in trasferta, rischia la morte.
Di conseguenza: qualsiasi tifoso segua la propria squadra calcistica, in trasferta, può uscirne vivo (50%) o morto (50%).
La roulette russa è un gioco d'azzardo, in origine letale, in cui viene usata una rivoltella, con un tamburo a sei colpi, caricata da uno fino a cinque colpi.
Quando la si esegue, nella sua versione letale, con una rivoltella caricata a tre colpi, equidistanziati fra loro, si hanno esattamente le medesime probabilità di uscirne vivi (50%) o morti (50%).
Qualsiasi tifoso segua la propria squadra calcistica, in trasferta, ha le stesse probabilità di uscirne, vivo o morto, quanto da un'istanza di roulette russa eseguita con una rivoltella da sei colpi caricata a tre, equidistanziati fra loro.
(E questo non prendendo in considerazione i vari stati di salute in cui ci si potrebbe trovare, qualora si riuscisse ad uscirne vivi; coma irreversibile incluso.)
La libertà non è minacciata dall'essere accompagnati dalle forze dell'ordine, di un dato Stato, per arrivare/entrare ed uscire/andarsene da un qualsivoglia stadio, ma dall'impossibilità di prendere fisicamente visione, di una partita di calcio, senza dover ponderare, come prezzo possibile, la propria esistenza (oltre il costo del biglietto e la fatica per ottenerlo).
purtroppo in Italia in parecchi posti è cosi,ma non è una cosa che scopriamo oggi.ripeto io di calcio non me ne intendo e nemmeno mi interessa, i problemi se li vanno a cercare gli ultras più accaniti che cercano lo scontro in qualsiasi modo,ma secondo me è un utopia pensare ad esempio che una semplice famiglia napoletana con sciarpe e magliette al seguito possa passeggiare per Roma senza essere quantomeno infastidita da qualcuno.Dovrebbe essere la normalità ma purtroppo come detto c'è molto poco di logico nel modo ci concepire il gioco del calcio nel nostro paese.
poi ci sono tifoserie amiche/gemellate quindi non sempre ogni partita succedono fatti spiacevoli,ma se ci pensi ogni anno sempre nelle stesse 3 o 4 partite succedono casini.
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La libertà non è minacciata dall'essere accompagnati dalle forze dell'ordine, di un dato Stato, per arrivare/entrare ed uscire/andarsene da un qualsivoglia stadio, ma dall'impossibilità di prendere fisicamente visione, di una partita di calcio, senza dover ponderare, come prezzo possibile, la propria esistenza (oltre il costo del biglietto e la fatica per ottenerlo).
è brutto da dirsi ma in parecchie partite considerate a rischio è cosi,e siccome ci sono tifosi che vogliono creare casino ma nelle vicinanze ci sono anche brave persone che vogliono solo vedere la squadra che tifano alla fine ci possono rimettere tutti per colpa di un determinato nucleo di elementi,perchè se scoppia una bomba carta chiunque può restarne coinvolto.
EDIT: mi è venuta in mente un'altra cosa.Tante volte ci sono bambini amanti di questo sport che chiedono al proprio genitore di assistere alla partita della loro squadra del cuore,tante volte la richiesta gli viene negata perche un genitore di buon senso il figlio non ce lo porta in determinati contesti considerati a rischio.
Cito questo esempio solo per dire che per quanto riguarda il tema "calcio" in Italia abbiamo già perso in partenza perchè ormai è un dato di fatto che sia cosi l'ambiente,in cui chi segue le regole e vuole assistere ad uno "spettacolo" (la partita questo è) non può farlo perche in alcuni contesti rischierebbe la sua incolumità personale e quella dei cari con cui è andato e allora preferisce guardarla alla tv.
Messaggio modificato da Gino Frozen il 04 maggio 2014 - 23:41