Italia, anni 90: esisteva un Paese diverso, quello delle Posse, dei collettivi nati nei centri sociali, delle canzoni impegnate, delle vite votate all’attivismo non solo politico ma soprattutto sociale; erano anni strabordanti di quell’impegno che arrivava dalla strada e che della strada parlava. Raccontava della gente comune che cercava di “campare” nel modo migliore, ma non si accontentava di questo, voleva fare valere i propri diritti e ottenere “ciò che mi spetta, lo voglio perché è mio, m’aspetta!”, come cantava Giovanni Lindo Ferretti.
Era il 1993 quando arrivava un disco di debutto che per la prima volta univa il dialetto napoletano alle basi hip hop e alla forza punk: si aggiudicò la Targa Tenco come migliore opera il lingua dialettale. Il pezzo che dava il titolo al disco finì addirittura in Sud, il film di Gabriele Salvatores, ricevendo un premio come migliore colonna sonora. Quel pezzo, e quell’album, si intitolava Curre curre guaglio’ e il testo, il cui cuore pulsante recita “forse un inaspettato aumento d’ ‘o pesone / forse nu licenziamento in tronco d’ ‘o padrone / forse na risata ‘nfaccia ‘e nu carabiniere / non so bene non so dire dove nasca quel calore / ma so che brucia, arde e freme” è stato addirittura inserito in un’antologia della letteratura italiana per scuole superiori, Le basi della letteratura, pubblicato lo scorso anno.
Il disco è un inno, un vero canto ribelle che unisce voglia di rivalsa e rabbia sanguigna, “sentimenti” sospinti dal potente mix di ritmi ballabili e da quelli delle parole scandite alla velocità degna del migliore rapper di ‘O Zulù: brani come Rigurgito antifascista, Rappresaglia e Odio parlano di un Paese che non vuole arrendersi. Le Posse sarebbero presto finite ma per gli autori di quella pietra miliare della scena “underground” italiana, i 99 Posse, sarebbe stato solo l’inizio.
Vent’anni dopo, Luca “‘O Zulù” Persico e compagni tengono ancora il ritmo in Curre curre guaglio’ 2.0, versione rivista e corretta di quel debutto che ripercorre i brani “riaggiornati” grazie alla partecipazione di amici come Alborosie, Mama Marjas, Caparezza, J-Ax, Clementino, Pau dei Negrita, Punkreas, Samuel dei Subsonica, Banda Bassotti, Francesco Di Bella dei 24 Grana, Ensi, Signor K e Bonnot, Valerio Jovine, Enzo Avitabile e i Bottari, Roy Paci e altri ancora. E quindi diventa più di un album dialettale, diventa un album che supera i confini del rock e si prende tutto, dall’elettronica al reggae, fino al punk e al funk.
(Fonte xl.repubblica.it)
99 POSSE
Curre Curre Guagliò 2.0
01 - 1234 feat. Urban Snakes & Francesco Di Bella
02 - NAPOLINAPOLINAPOLI feat. Enzo Avitabile & i Bottari
03 - CURRE CURRE GUAGLIÒ STILL RUNNING feat. Alborosie & Mama Marjas
04 - SOGGETTI ATTIVI
05 - RIPETUCLEMENTE feat. Clementino
06 - RAPPRESAGLIA RAP feat. J-Ax
07 - STATO DI EMERGENZA
08 - ODIO ANCORA feat. Ensi
09 - GIOVANOTTO DOCUMENTI feat. Paolo Rossi & Caparezza
10 - NUN CIA' FACCIO PROPRIO CHIÙ feat. Jovine
11 - I SAY YES BUT I ALSO SAY NO feat. Sangue Mostro
12 - STRANO E STRANIERO feat. Dj Uncino
13 - ODIO feat. Pau & Punkreas
14 - RIPETUTAMENTE REMIX feat. Roy Paci
15 - DOCUMENTO REMIX feat. Bonnot & Signor K
16 - CURRE CURRE GUAGLIÒ REMIX feat. Samuel
17 - VITTIME DI RAPPRESAGLIA feat. Redrum Murder
18 - RIGURGITO ANTIFASCISTA MALOX VERSION feat. Banda Bassotti
Link per ascoltare il disco in anteprima su Deezer
http://www.deezer.co...format=vertical
Messaggio modificato da PorcoAlato il 31 gennaio 2015 - 16:53