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Windows 7: 32 o 64 bit?
#1
Inviato il 10 novembre 2013 - 19:11
Secondo voi conviene ora installare un sistema (Windows 7) a 64 bit piuttosto che il "classico" 32?
Ci sono problemi di compatibilità vari con programmi e videogiochi?
I vantaggi in termini di prestazioni (se ci sono) si sentono?
Ci sono problemi di compatibilità vari con programmi e videogiochi?
I vantaggi in termini di prestazioni (se ci sono) si sentono?
#4
Inviato il 10 novembre 2013 - 19:37
#8
Inviato il 11 novembre 2013 - 12:02
Nando, il 10 novembre 2013 - 19:46 ha detto:
Cosa?
Ho già letto quella guida.
Ho già letto quella guida.
Come l'hai letta?
Microsoft ha detto:
The benefits of using a 64-bit operating system are most apparent when you have a large amount of random access memory (RAM) installed on your computer, typically 4 GB of RAM or more.
Il vantaggio prestazionale riguarda una più efficiente gestione della memoria (stando a ciò che dice quell'articolo) ed una migliore ottimizzazione delle applicazioni a 64bit rispetto a quelle classiche a 32bit.
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#9
Inviato il 11 novembre 2013 - 13:04
Nando, il 10 novembre 2013 - 19:31 ha detto:
Si ma ho letto che comunque anche sulla versione 32 bit è possibile sfruttare fino a 8GB, quindi il discorso non è quello...
Mmmmmmmmmmmmm, ti riferisci al progetto di SaferBytes? L'ho appena letto ora, sembra che funzioni. Però ti consiglio di chiedere a gente che lo usa come va effettivamente il PC.
Se non ci sono problemi mi sa che ti consiglio la 32 bit . Però servirebbe suppabros per capire TUTTE LE DIFFERENZE.
Non è solo a livello di ram che cambia, cambiano le dimensioni dei registri della CPU, come vengono "puntati" i file e altre cazzatele varie. Leggi qua su Wiki per capire meglio:
32 contro 64 bit.
Il passaggio da un'architettura a 32 bit verso una a 64 comporta un cambiamento profondo, in quanto la maggior parte dei sistemi operativi deve venire pesantemente modificata per trarre vantaggio dalla nuova architettura. Anche gli altri programmi devono prima essere "portati" per poter sfruttare le nuove funzionalità; i vecchi programmi sono generalmente supportati attraverso una modalità di compatibilità hardware (dove cioè il processore supporta anche il vecchio set di istruzioni a 32 bit), attraverso l'emulazione software, o anche attraverso l'implementazione del nucleo di un processore a 32 bit all'interno del chip stesso del processore (come sui processori Itanium di Intel, che includono un nucleo x86). Una significativa eccezione è l'AS/400, il cui software gira su una ISA (Instruction Set Architecture) virtuale, chiamata TIMI (Technology Independent Machine Interface) che viene tradotta, da uno strato di software di basso livello, in codice macchina nativo prima dell'esecuzione. Questo strato è tutto ciò che bisogna riscrivere per portare l'intero sistema operativo e tutti i programmi su una nuova piattaforma, come quando IBM migrò la linea dai vecchi processori "IMPI" a 32/48 bit ai PowerPC a 64 bit (IMPI non aveva nulla a che fare col PowerPC a 32 bit, quindi si trattava di una transizione più impegnativa del passaggio da un set di istruzioni a 32 bit alla versione a 64 bit dello stesso). Un'altra eccezione significativa è la z/Architecture di IBM che fa girare senza problemi applicazioni con diversi tipi di indirizzamento (24, 32 e 64 bit) in contemporanea.
Benché le architetture a 64 bit rendano indiscutibilmente più semplice lavorare con quantitativi massicci di dati come per il video digitale, nell'elaborazione scientifica, e nei grossi database, ci sono state parecchie discussioni riguardo a quanto esse o le loro modalità 32 bit compatibili siano più veloci, in altri tipi di lavori, rispetto a sistemi a 32 bit di prezzo analogo.
Teoricamente, alcuni programmi potrebbero essere più veloci in modalità a 32 bit. Su certe architetture le istruzioni a 64 bit portano via più spazio di quelle a 32, per cui è possibile che certi programmi a 32 bit possano entrare nella velocissima memoria cache della CPU laddove quelli a 64 non ci riescano. In altri termini, usare 64 bit per effettuare operazioni che potrebbero essere gestite a 32, comporta un inutile spreco di risorse (memoria centrale, cache, ecc.). Comunque, in applicazioni come quelle scientifiche, i dati elaborati spesso usano in maniera naturale blocchi di 64 bit, e saranno quindi più veloci su un'architettura a 64 bit in quanto la CPU è progettata per lavorare direttamente con queste dimensioni piuttosto che costringere il programmi ad eseguire più passi per ottenere lo stesso risultato. Queste valutazioni sono complicate anche dal fatto che durante la definizione delle nuove architetture, i progettisti del set di istruzioni hanno colto l'opportunità per apportare modifiche che vanno a colmare lacune di quello vecchio, aggiungendo nuove caratteristiche tese a migliorare le prestazioni (come, ad esempio, i registri aggiuntivi nella architettura AMD64).
Pro e contro
Un errore comune è quello di ritenere che le architetture a 64 bit non siano migliori di quelle a 32 a meno che non si abbiano più di 4 gigabyte di memoria. Questo non è completamente vero:
Alcuni sistemi operativi riservano per uso proprio una porzione dello spazio di indirizzamento di ciascun processo, riducendo di fatto lo spazio libero indirizzabile dai programmi. Per esempio le DLL di Windows XP e i componenti di sistema che girano in modalità utente vengono mappati all'interno dello spazio di indirizzamento di ogni processo, lasciando solo 2 o 3 gigabyte (dipende dalla configurazione del sistema) di spazio di indirizzamento disponibile, anche se la macchina ha 4 gigabyte di RAM. Questa restrizione non è presente nella versione a 64 bit di Windows.
La mappatura in memoria dei file sta diventando sempre più problematica sui sistemi a 32 bit, specialmente dopo l'introduzione di soluzioni economiche per la scrittura di DVD. File da 4 GB sono ormai usuali, e viste le dimensioni la loro mappatura in memoria su macchine a 32 bit è complicata (è necessario tenerne in memoria solo una certa porzione per volta). Questo porta a problemi prestazionali, dal momento che la mappatura in memoria resta uno dei metodi più efficienti per i trasferimenti dal disco alla memoria, quando viene implementata correttamente dal sistema operativo.
Il maggior svantaggio delle architetture a 64 bit rispetto a quelle a 32 risiede nel fatto che gli stessi dati occupano uno spazio leggermente maggiore in memoria (a causa dei puntatori più larghi, altri tipi di dati e allineamenti (i compilatori in genere inseriscono dei byte inutilizzati allo scopo di allineare l'indirizzo dei dati a una qualche potenza del 2, spesso pari al numero di bit dell'architettura). Questo incrementa le richieste di memoria dei programmi, e può avere implicazioni nell'uso efficiente della cache (che ha dimensioni limitate). Mantenere parzialmente un modello di dati a 32 bit è un modo, in genere ragionevolmente efficiente, di gestire la situazione. Infatti, il sistema operativo z/OS, decisamente orientato alle prestazioni, usa questo approccio e costringe il codice eseguibile a risiedere in un numero qualsiasi di spazi di indirizzamento a 32 bit mentre i dati possono opzionalmente risiedere in regioni a 64 bit.
Un pò wall, ma ti aiuta a capire meglio il nocciolo della questione.
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