Un
sottoprogramma può essere una
procedura, una
funzione oppure un
metodo.
La loro caratteristica comune risiede nel fatto che non sono altro che blocchi di codici accessibili da qualunque parte del programma. Una volta essere stati "chiamati", al termine della loro esecuzione ritornano al punto in cui la loro chiamata ha avuto luogo (per completezza, la
routine chiamante prende il nome di
caller, mentre quella chiamata di
callee). Un'altra caratteristica che li accomuna è la possibilità (non necessità) di "passare" valori di input in base ai quali modificare l'azione computa dalla routine stessa, chiamati
argomenti.
Ciò che li differenzia è la capacità o meno di "ritornare" un (unico) valore dopo che la loro esecuzione si è conclusa. A tal proposito, procedure e funzioni si pongono in antitesi, poiché solo quest'ultime sono in grado di ritornare un valore (non necessariamente). Di default, procedure e funzioni hanno un
livello di accessibilità pubblico, ovvero sono richiamabili da ogni dove all'interno del programma. Un metodo, invece, è una procedura o funzione
membro di una
struttura o
classe che si comporta alla stessa maniera. L'unico elemento di spicco assai rilevante è il suo livello di accessibilità che può essere impostato come pubblico,
protetto o
privato in sede di
dichiarazione di una classe (esclusivamente).
Credo che non ci sia bisogno di fare degli esempi visto che ho notato che hai già una "certa" familiarità con essi nelle precedenti discussioni. Forse il sostantivo "sottoprogramma" ti ha un po' impressionato.
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