E' da un anno a questa parte che ci penso, sono cambiato moltissimo rispetto all'anno scorso e me ne sono accorto io stesso.
Prima tenevo molto alla famiglia in generale.. ero sempre attento a non creare troppi problemi, studiavo per non deludere le aspettative di nessuno ed ero attento a parlare in modo normale senza usare parole forti, anche se quando mi incazzavo, mi incazzavo... però tentavo sempre di frenarmi.
Ora però è tutto il contrario, non studio più ( ora non mi state a dire "ooh, ma se paxxo? e per il tuo futuro!11oneone!!" me ne sbatto al momento. ) non parlo più con i miei familiari e se lo faccio escono solo insulti, odio con tutto me stesso le sceneggiate come abbracci e minchiate varie e da pochi mesi a questa parte penso al modo di liberarmi di loro - non sono un assassino, avete capito in che senso -.
La situazione potrebbe essere questa, ci ho pensato molto ed è la più plausibile:
La mia famiglia non è molto normale, anzi non lo è affatto.
Ho un padre che fino a poco tempo fa ha sempre menato mio fratello di brutto, una madre stupida che strilla e piange per ogni stronzata, una sorella che non studia, non lavora, ha sempre soldi, è sempre con gli amici e si lamenta della sua vita e un fratello che a 25 anni non lavora e se fa una sola giornata di lavoro torna a casa come se ne avesse fatto 10.000 e si sente in diritto di bestemmiare a tutti dicendo "Voi non lavorate e non portate niente in questa casa", divertente da uno che lavora si e no 2 giorni all'anno, non s'impegna per trovare un lavoro e che quando mio padre gli chiede d'aiutarlo lo manda apertamente a fanculo. Ah, mio fratello odia mia sorella, mia sorella odia mia madre, mio padre odia mio fratello e mia madre odia mio padre, bello no? Questi sono pochi dei moltissimi contrasti nella mia famiglia...
Alla fine ciò che penso è che alla fine tutto questo giro d'odio mi abbia toccato facendomi odiare non uno o due membri della mia famiglia, ma tutti, nessuno escluso.
Non so se questi che sto per scrivere sono cose che abbiano pensato anche altri, li scrivo quì perchè vorrei un parere, vorrei sapere se son cose normali o questo cambiamento sia troppo eccessivo e pericoloso.
Penso spesso al fatto di distruggere tutta la famiglia che mi circonda, c'è chi considera la famiglia come sacra, io la considero solo un qualcosa che logora pian piano senza nemmeno renderti conto... però oltre a mandare tutti a fanculo, rifiutare ogni tipo di richiesta e/o aiuto e umiliarli in tutti i modi possibili non riesco a capire come fare, non chiedetemi se sto cercando di far divorziare i miei, non è del tutto esatto... Ciò che voglio è semplicemente poter dire di non avere una famiglia, di non avere un fratello, una sorella, un padre e una madre... in definitiva vorrei avere come unica "famiglia" gli amici, quindi no... anche se i miei divorziassero non avrei ottenuto ciò che voglio. Vi chiedo umilmente di non dire le solite stupide frasi fatte come "ma tu esci dalla pancia di tua madre" perchè le odio con tutto me stesso, non sono di certo io che ho deciso di nascere e di stare nella pancia di mia madre, non penso di essere costretto a voler bene a qualcuno solo perchè mi ha tenuto 9 mesi con se, tra l'altro non ero nemmeno previsto, quindi tutte queste frasi le considero come stupidaggini, vorrei dire molto di più ma purtroppo in un forum non si possono scrivere parolacce.
Ciò che mi fa più pensare che tutto ciò sia anormale è il fatto che io sia totalmente indifferente alle malattie e/o alla morte dei miei familiari.
Un esempio lampante è la condizione di mio padre e di una mia zia.
Mia zia è molto ma molto a rischio e mio padre ha alcune volte dei malori.
Ero spesso presente ai malori di mio padre, quando si sentiva male e sveniva tutti correvano su di lui, tutti piangevano, io ero semplicemente lì a guardare, senza nessuna preoccupazione o senza nessun sentimento di dolore, ero semplicemente passivo.
Mia zia invece è una testarda che rifiuta le cure in inghilterra nonostante il suo stato di salute molto precario, i commenti di tutti naturalmente non vanno contro di lei, ma tentano di capirla e la difendono sempre e comunque, io sono l'unico che fa commenti che eviterei di scrivere su internet, vi lascio solo la parte meno "malsana" di ciò che dico. "Cazzi suoi, se vuole morire allora lo facesse".
Non ho mai pensato che ciò che dico in questi termini sia sbagliato, non ho mai pensato - da un anno a questa parte - che dovessi piangere ai malori di qualcuno in famiglia.
Pensandoci però, mi sono ricordato che all'età di 6 anni mia nonna morì davanti ai miei occhi, io ero semplicemente immobile davanti a lei e con i miei familiari dietro... tutti piangevano e si stringevano, io ero l'unico che era quasi indifferente.
A quell'età tenevo ancora ai miei familiari, come ho detto il cambiamento c'è stato da un anno a questa parte, così mi chiedevo perchè non riuscivo a piangere, mi chiusi in camera e ci provai ma non ci riuscii, semplicemente era impossibile visto che non ricordo nemmeno che fossi triste. Probabilmente volevo imitare i miei, forse mi sembrava una cosa ingiusta e strana che io non dovessi piangere o sentirmi male, non lo so bene...
Ci sono molte cose che avrò dimenticato di scrivere riguardo a ciò che combino nella mia famiglia e di ciò che ho in mente ma ho già scritto fin troppo, ora vorrei sapere voi cosa pensate di tutto ciò, quindi aspetto solo vostre risposte, sono normale o è cambiato qualcosa troppo drasticamente? è un allarme per qualcosa?
Tengo a sottolineare che sto ponendo questa domanda non perchè sono pentito di ciò che sto pensando e facenzi, anzi, ma semplicemente perchè sono curioso.
PS: rileggendo ho notato che ho saltato molto ma molto ciò che dovevo dire sul semi-odio/indifferenza totale nei confronti della mia famiglia, anche perchè preferirei non dire ciò che combino in casa, se qualcuno magari vuole aiutarmi ancora di più a capire cosa è cambiato in base a ciò che faccio, potrebbe inviare un messaggio privato. Ripeto: non sono nè pentito nè in colpa nè tantomeno mi sento male a fare ciò, anzi se tratto male tutti quelli che non posso più sopportare mi sento meglio, quindi non è una richiesta d'aiuto su come cambiare, è una mia curiosità perchè anche pensandoci e cercando una motivazione a questo "odio" non riesco a trovarla, vorrei capire come mai questo cambiamento radicale.
PPS: Cosa importante, dall'inizio mi sono chiesto come avrei fatto senza una famiglia... mi sono subito autorisposto con il fatto che se distruggendo la mia famiglia distruggessi anche me - intendo economicamente e/o psicologicamente -, non importerebbe e ancora oggi dopo molti mesi ne sono convinto.
Messaggio modificato da fedruzzo15 il 24 febbraio 2013 - 14:37