Guarda io sono passato per la tua stessa identica situazione. Elementari e medie ero un mostro, sempre il migliore della classe, alle medie non ero proprio il migliore ma ci ero vicino. Primo e secondo superiore ho continuato con un po' con la scia del successo media del 7 e non ho avuto problemi, poi in terzo superiore, dramma. Avevo quasi tutte insufficienze e ho rasentato la bocciatura in terzo, in quarto e in quinto.
Il problema era semplicemente che mi ero rotto i coglioni di studiare materie a cui non ero interessato, immagino sia il tuo stesso problema. Ho provato di tutto ma più andavo avanti meno studiavo, in quarto superiore non ho neanche comprato il diario su cui scrivere i compiti, perché sarebbero stati soldi buttati in quanto non avrei mai fatto nulla a casa.
Non sono mai stato bocciato, perché mi sono adattato alla mia condizione di totale rifiuto dello studio di materie inutili (ovvero tutte le materie umanistiche), pensando ad altri modi di avere successo a scuola. Il rendimento non è direttamente proporzionale allo studio, lo studio aiuta a migliorare il rendimento, ma ci sono in ballo tantissimi altri fattori. Se riesci a capire questi fattori e a sfruttarli, puoi anche minimizzare o quasi azzerare lo studio.
Quello che feci io è un punto della situazione in cui mi trovavo con ogni materia, e una ricerca di tutti i punti deboli per ogni materia. Prima di tutto, ho appurato che in materie come inglese e geografia astronomica ero più portato di altre. Ho cominciato quindi a seguire attentamente le ore di queste due materie, facevo domande e a casa studiavo il minimo necessario per poter superare un compito in classe, mi sono fatto simpatico i professori di quelle due materie in cui ero un mostro raro (9 ad entrambe), facendo interventi e anche dicendo di essere volontario alle interrogazioni. Il 9 era assicurato, e due bei nove al consiglio di classe fanno un peso non indifferente.
Ma ovviamente non valeva la stessa cosa per le altre materie, a storia e filosofia per esempio, per quanto mi sforzassi di studiare, le palle mi strusciavano a terra appena leggevo la prima riga della prima pagina di un capitolo. Quali sono i punti deboli di queste due materie? nel mio caso, il professore di storia e filosofia (che era lo stesso) faceva le interrogazioni programmate. Ogni volta ad inizio quadrimestre, mi facevo segnare come primo interrogato. Mi studiavo 10 PAGINE, e prendevo un buon voto, perché insomma, sapendo in che giorno verrai interrogato, sapendo che devi sfruttare la debolezza di quella materia, non potevo non studiare quelle due paginette. Andavo benino e poi stavo mezzo quadrimestre senza fare un cazzo mentre gli altri si dannavano per studiare 200 pagine per la loro interrogazione. Il secondo voto consisteva invece in un compito scritto, questa volta più corposo perché si faceva alla fine del quadrimestre. Bene, mini-fotocopie di tutti i riassunti di fine capito di ogni capitolo, alcuni foglietti nascosti dentro le penne trasparenti, altri foglietti nascosti sulla cintura, altri nelle tasche o nel tascone centrale delle felpa. Sufficienza assicurata. Se hai problemi a copiare, nel senso che ti caghi in mano a tirare fuori foglietti mentre fai un compito, ti dico subito che devi superare questa paura perché altrimenti non vai da nessuna parte. Una cosa importante che devi sapere è che i professori si insospettiscono di più se fai delle mosse furtive e se hai lo sguardo di un lemure, piuttosto che se prendi il cazzo di foglietto e lo poggi bellamente sopra al compito. Te lo assicuro, te ne parlo per esperienza di anni. Prendi il cazzo di foglietto dalla tasca e mettilo sopra al compito e copia come se niente fosse, non si insospettirà. Se invece tieni i foglietti sotto al culo, e copi spostando la gamba di un millimetro all'ora con lo sguardo impaurito, ti ciocca.
Ci possono essere una marea di altri punti deboli sulle altre materie. Per esempio, un professore di una certa materia, prima di iniziare la lezione chiede a qualcuno se avete fatto degli esercizi? da molta importanza a questo? vai dal secchio della classe e chiedigli di confrontare i compiti (digli confrontare, non copiare, funziona meglio

), e se li chiede ad inizio lezione tu gli dici che li hai fatti e ti becchi un bel +, che è meglio di niente e non hai fatto un cazzo per meritartelo.
Poi ci sono le materie in cui non ci sono punti deboli. Per me queste materie erano latino e italiano. Non c'era un cazzo da fare, ai temi prendevo 3 fisso e alle versioni di latino pure. Adesso voi c'avete i cellulari con internet e le versioni ve le potete trovare lì, vabbè, ma in quel caso giocavo in un altra maniera. Non facevo vedere che non ero uno che studiava, bensì facevo vedere che ero uno che studiava ma che era mongoloide. Del tipo, NON STUDIO UN CAZZO, e il giorno dopo mi faccio volontario. Tanto prima o poi ti interroga, è inutile che speri di sfuggire all'interrogazione, prima o poi ti interroga e più vai avanti e più sarà alta la quantità di argomenti. Leggiti 4 cazzo di righe il giorno prima e fatti volontario, se sei volontario il professore ci pensa due volte prima di metterti 3, anche se non dici un cazzo.
Insomma, la parola chiave è adattamento. Devi sapertela cavare in ogni situazione.
Io ora sono al terzo anno di università e sto UNA PACCHIA. L'università che ho scelto mi piace tantissimo, ci sono delle difficoltà, certo, ma non c'è ALCUN paragone con il liceo. Il liceo è stato terribile per me, ogni giorno era una sfida, una sudata. All'università (ovviamente se la scegli bene), studi bene o male ciò che ti piace, e ti assicuro che è molto molto meglio.