Problemi di Fisica
#22
Inviato il 26 gennaio 2012 - 19:38
Ho questo problema:
Due veicoli passano nello stesso istante per due punti A e B distanti 12 km e si vanno incontro muovendosi di moto rettilineo uniforme lungo la retta AB.
supposto che il primo veicolo abbia la velocità di 72 km/h ed il secondo di 40 m/s determinare dopo quanto tempo si incontrano e a quale distanza dai punti di partenza.
Ho effettuato le conversioni in m e m/s
AB= 12 Km= 12000 m
V1= 72 Km/h = 20 m/s
soltanto che adesso non so come procedere :/
░▄▀▒▄▄▄▒░█▀▀▀▀▄▄█░░░██▄▄█░░░█
█░▒█▒▄░▀▄▄▄▀░░░░░░░░█░░░▒▒▒▒▒█
█░▒█░█▀▄▄░░░░░█▀░░░░▀▄░░▄▀▀▀▄▒█
░█░▀▄░█▄░█▀▄▄░▀░▀▀░▄▄▀░░░░█░░█
░░█░░░▀▄▀█▄▄░█▀▀▀▄▄▄▄▀▀█▀██░█
░░░█░░░░██░░▀█▄▄▄█▄▄█▄████░█
#23
Inviato il 26 gennaio 2012 - 20:01
Io in pratica mi salvo solo con le relazioni che faccio con le ripetizioni, prendo un 7.5 - 8 e con lo scritto sono apposto. L'orale invece sto sul 5. La mia preoccupazione non è dovuta al fatto che rischio il debito (Anche se alla fine esco con un 7 perchè fa media scritto e orale) ma al fatto che inizio a sentire la paura dell'esame di 5°
In pratica con quello che ho capito di Fisica in un anno e mezzo di Liceo Scientifico lascerei l'esame in bianco
Messaggio modificato da Federico Ronaldo il 26 gennaio 2012 - 20:02
[center][img]https://31.media.tumblr.com/0f68b214e263d129fcc3a2d58b490e2b/tumblr_inline_n0k2sfMxju1rvco8p.gif[/img][/center]
#24
Inviato il 26 gennaio 2012 - 20:43
Alex5800, il 26 gennaio 2012 - 19:38 ha detto:
Ho questo problema:
Due veicoli passano nello stesso istante per due punti A e B distanti 12 km e si vanno incontro muovendosi di moto rettilineo uniforme lungo la retta AB.
supposto che il primo veicolo abbia la velocità di 72 km/h ed il secondo di 40 m/s determinare dopo quanto tempo si incontrano e a quale distanza dai punti di partenza.
Ho effettuato le conversioni in m e m/s
AB= 12 Km= 12000 m
V1= 72 Km/h = 20 m/s
soltanto che adesso non so come procedere :/
Vediamo se mi ricordo un minimo o sparo solo cazzate.
V1=20 ms V2=40 ms.
V1 ci mette 600 secondi a percorrere il tragitto, mentre V2 la metà, 300 secondi.
V1 ci mette 200 secondi a fare 4000m da A.
V2 ci mette 200 secondi a fare 8000m da B.
Dalle reminiscenze di fisica, per trovare i secondi si fa V1x+V2x=AB. Quindi 20x+40x=12000. 60x=12000. x=200. A questo punti basta calcolare le distanze moltiplicando per la velocità. 200*20=4000 e 200*40=8000.
#25
Inviato il 19 febbraio 2012 - 11:13
Calcolare il modulo del momento del vettore a rispetto al punto A(0,2)
Calcolare il modulo del momento del vettore b rispetto al punto B(4,0)
Risultato: M1= 7,07 Nm ; M2= 16 Nm
Non so come risolverlo, help me.
#26
Inviato il 19 febbraio 2012 - 18:46
- Da quello che ho capito: a è un vettore avente origine nel punto A(0,2) e con retta d'azione inclinata di 45°, rispetto all'asse delle ordinate, in senso antiorario (verso puntante in alto a sinistra).
Il momento di una forza sarebbe: M = F × r, dove: "M" è il momento della forza, "F" la forza, "×" l'operatore di moltiplicazione vettoriale ed "r" il vettore distanza che l'origine del vettore forza avrebbe nei confronti del centro di rotazione (perchè il momento della forza riguarda la rotazione dei corpi rigidi); il modulo, del momento di una forza, può essere calcolato meccanicamente come: M = F • r • sen(teta), dove "teta" è l'angolo presente tra vettore forza e vettore distanza.
Percui: M1 = a • r1 • sen((3 • pi-greco) / 4); a = 5[N], r1 = 2[m] (è un vettore con esclusivamente la componente verticale, percui si conosce già il suo modulo), sen((3 • pi-greco) / 4) = sqrt(2)/2, quindi:
M1 = (5 • 2 • sqrt(2)) / 2 = 5 • 1 • sqrt(2) = 5 • sqrt(2) = 7,07[N•m].
- Da quello che ho capito: b è un vettore avente origine nel punto B(4,0) e con retta d'azione inclinata di 30°, rispetto all'asse delle ascisse, in senso orario (verso puntante in basso a destra).
Con lo stesso ragionamento di prima: M2 = b • r2 • sen((5 • pi-greco) / 6); b = 8[N], r2 = 4[m] (stesso discorso di prima, ma la componente è orizzontale), sen((5 • pi-greco) / 6) = 1/2, quindi:
M2 = (8 • 4) / 2 = 4 • 4 = 16[N•m].
#27
Inviato il 19 febbraio 2012 - 19:06
Comunque i conti tornano quindi il tuo ragionamento è esatto..Grazie
Probabilmente se avevano origine nel punto in cui ruotavano ci sarei arrivata boh in disegno mi ha mandata davvero in confusione...
ANZI NO SONO UNA IDIOTA HO CAPITO TUTTO
#30
Inviato il 19 febbraio 2012 - 19:55
Un esercizio dice:
Dato il vettore v, applicato al punto P, calcolare il modulo del momento rispetto al punto C:
a) C=(5,3) P=(0,0) v=(-3,5)
C=(2,3) P=(-3,4) v=(-10,2)
#31
Inviato il 19 febbraio 2012 - 21:46
v = sqrt((-3)2 + 52) = sqrt(9 + 25) = sqrt(36) = 6[N]
Ed ora il modulo del vettore distanza:
r = sqrt(52 + 32) = sqrt(25 + 9) = sqrt(36) = 6[m]
In breve: v è il vettore forza, P il punto in cui è applicato mentre C è il centro di rotazione del corpo rigido; quando si hanno le componenti, basta applicare il teorema di Pitagora per risalire al modulo del vettore che esse caratterizzano.
Ora dobbiamo trovare gli angoli (ci sono tanti modi per proseguire; ne uso uno solo):
tetav = arctg(5/(-3)) = 2,11[rad] (occhio con i calcoli meccanici: va aggiunto pi-greco al risultato matematico perchè l'angolo, rispetto all'asse delle ascisse, è positivo perchè descritto in senso antiorario)
tetaC = arctg(3/5) = 0,54[rad]
(Gli angoli si calcolano sempre mediante l'arcotangente della frazione avente ordinata a numeratore ed ascissa a denominatore...secondo il semiasse positivo delle ascisse e ritenuti: positivi in senso antiorario, negativi in senso orario)
La differenza fra questi due angoli è l'angolo compreso fra i due vettori:
teta = tetav - tetaC = 2,11 - 0,54 = 1,57 = (pi-greco/2)[rad]
Quindi:
M = v • r • sen(teta) = 6 • 6 • sen(pi-greco/2) = 6 • 6 = 36[N•m]
(BBCode ftw )
Prima il modulo di v:
v = sqrt((-10)2 + 22) = sqrt(100 + 4) = sqrt(104) = 2•sqrt(26)[N] = 10,198[N]
Poi il modulo del vettore distanza:
r = sqrt((2 - (-3))2 + (3 - 4)2) = sqrt(52 + (-1)2) = sqrt(25 + 1) = sqrt(26)[m] = 5,099[m]
(Ho sottratto le coordinate del punto C con quelle del punto P (di applicazione); il calcolo della distanza non è altri che la sottrazione fra le singole coordinate del punto voluto con quello di applicazione, il tutto all'interno del teorema di Pitagora; se il punto di applicazione fosse stato di coordinate (0,0), non sarebbero state riportate quelle sottrazioni, in quanto non utili; ma, se lo fosse stato, il tutto si sarebbe ridotto al calcolo, in teorema di Pitagora, del modulo del vettore distanza...questo per dire che avere il punto di applicazione di coordinate (0,0) è solo un caso particolare di calcolo della distanza)
Ora gli angoli:
tetav = arctg(2/(-10)) = arctg(1/(-5)) = 2,944[rad] (occhio ai calcoli meccanici...)
tetaC-P = arctg(-1/5) = -0,197[rad] (si: l'angolo è negativo se calcolato in questo modo)
teta = tetav - tetaC-P = 2,944 - (-0,197) = 3,14 = pi-greco[rad]
Non ci sarebbe bisogno di calcoli dato che, il prodotto vettoriale di due vettori, giacenti sulla stessa retta d'azione, è pari a zero:
M = v • r • sen(teta) = 10,198 • 5,099 • sen(pi-greco) = 10,198 • 5,099 • 0 = 0[N•m]
Ho capito perchè ho compreso il disegno, di prima, in un altro modo: ragionavo in una maniera più semplice e naturale mentre il disegno era disposto in modo che i vettori avessero uguale punto di applicazione mentre i punti di rotazione fossero le coordinate monodimensionali specificate per ognuno di loro.
#32
Inviato il 20 febbraio 2012 - 13:47
1) Un materiale presenta nei confronti dei raggi X un coefficiente di assorbimento (mu)=0,005cm^-1. Calcolare (in m) a quale distanza l'intensità del fascio si riduce a 1/10 dell'intensità iniziale. [Rislutato: 4,6 m]
2) Quanto vale l'energia di un fotone di un'onda elettromagnetica di frequenza pari a 2*10^39 Hz (la costante di Planck vale 6,6*10^-34 J*s) [Risultato: E=1,3*10^6 J]
3) Quanto vale la frequenza di un'onda elettromagnetica, il cui fotone ha energia pari a 1MeV (la costante di Planck vale 6,6*10^-34 J*s) [Risultato: v=2,42*10^20 Hz]
#34
Inviato il 09 maggio 2012 - 18:00
#35
Inviato il 09 maggio 2012 - 18:41
dove x(t) = posizione del punto rispetto al tempo t, x0 = posizione iniziale, v = velocità, t = tempo.
Uniformemente accelerato: x(t) = x0 + v0*t + (1/2)*a*(t^2)
dove x(t) = posizione del punto rispetto al tempo t, x0 = posizione iniziale, v0 = velocità iniziale, t = tempo, a = accelerazione.
#37
Inviato il 20 maggio 2012 - 08:25
Una leva è costituita da un'asta lunga 2 metri.Determina la potenza necessaria ad equilibrare una resistenza di 240Kg,sapendo che il braccio della potenza supera di 40 metri il braccio della resistenza.
Messaggio modificato da NikoB97 il 20 maggio 2012 - 08:26