Poulsen: «Juve, è il mio riscatto»
L’evoluzione del danese: due settimane fa in vendita, ora gioca
TORINO, 22 agosto - L’uomo con la valigia ha disfatto i bagagli appena due settimane fa, caparbio nel rifiutare ogni possibile destinazione e, di conseguenza, nel far cambiare rotta al mercato della Juventus. Adesso Cristian Poulsen, rientrato improvvisamente nei progetti di Ciro Ferrara dopo che per tre mesi ne era rimasto escluso, si trova persino catapultato nell’elenco dei titolare per l’esordio in campionato, domenica sera contro il Chievo.
DAVANTI ALLA DIFESA - Già, Felipe Melo sarà assente perché deve scontare una squalifica ereditata dalla passata stagione con la maglia della Fiorentina e Momo Sissoko sta lavorando nel centro di riabilitazione di Saint Raphael per guarire dall’infiammazione al quinto metatarso del piede sinistro. A centrocampo Ferrara ha quattro giocatori per tre posti. E dopo quattro giorni di lavoro le scelte sembrano abbastanza scontate: Mauro Camoranesi a destra e Claudio Marchisio a sinistra sono i vertici laterali del rombo, Poulsen sta davanti alla difesa, nel ruolo che sarà poi del brasiliano. E Tiago, che si è aggregato al gruppo appena giovedì, è destinato alla panchina.
CHE CHANCE - Il danese ha dunque subito l’occasione per non far rimpangere a Ferrara la decisione di riconfermarlo. Toccherà a lui saperla cogliere dopo i tanti proclami estivi e le dichiarazioni d’amore nei confronti della Juventus. «A Torino sto bene, la mia famiglia si è integrata alla perfezione e mi voglio giocare tutte le possibilità per fare bene con i colori bianconeri. Ho una grande voglia di riscatto, voglio dimostrare il mio valore» . Dalle parole ai fatti:
ora sarà il campo a dire se effettivamente Poulsen è uno da Juventus. Nelle amichevoli estive il suo rendimento è stato altalenante: da lui non si pretende la qualità di un regista, ma la forza e l’agonismo dell’interdittore, capace di bloccare il gioco avversario e rilanciare l’azione senza sbavature o amnesie.

lo dico io: NO.