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L'indagine, effettuata con la collaborazione delle Squadre Mobili di Torino, Cuneo, Aosta, Vercelli, Alessandria, Vercelli e Savona e dai Reparti Prevenzione Crimine di Milano, Torino e Genova, aveva preso avvio da una estorsione tra studenti avvenuta ad Asti nella primavera del 2008; uno studente di 17 anni aveva denunciato che era stato obbligato a pagare per non essere costretto a spacciare. Le droghe erano spacciate tra i giovani consumatori di giorno direttamente nelle scuole, frequentate dagli stessi, oppure di notte, sugli autobus che portavano i ragazzi nelle discoteche, al fine di eludere l'attenzione dei servizi di sicurezza dei locali notturni.
Si trattava di un sistema collaudato in cui uno dei ruoli chiave era svolto dai pr: ragazzi che fanno da ''buttadentro'' reclutando clienti negli ambienti giovanili e nei locali da questi frequentati. Il fenomeno era gia' stato oggetto di un reportage della trasmissione Lucignolo di 'Studio Aperto', in cui veniva illustrato lo spaccio delle droghe tra giovanissimi, all'ingresso della discoteca Shock di Paesana in provincia di Cuneo. Ulteriori dettaglia saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terra' alle 11 in Questura.
IS!!!!!!!!!!!111 Nelle discoteche house niente retate vero, lì sono tutti santi e manco i più piccoli cercano droga per sballarsi!!!!11 solo techno kakka gli altri santi is!!11
Quel servizio MERDOSO di lucignolo l'avevo visto, ha sparato una marea di stronzate, per loro era come se TUTTI fossero drogati e "storditi dalla techno". Morissero e capissero che ste cose sono OVUNQUE. Perchè non vanno in Toscana dove sequestrerebbero decine di kg invece di un paio di kg?
Ecco un altro esempio di disinformazione
